Da quando il Coronavirus, o meglio Covid-19, è tra noi la parola ‘immunità’ è decisamente sulla bocca di tutti. Un accurato sostegno immunitario sembra essere la priorità del momento. Purtroppo però, anche nell’ambito della medicina naturale, ora più che mai abbondano protocolli unificati e rimedi panacea adottati senza criterio.
Eccone alcuni molto pertinenti al contesto attuale che potremmo riassumere in 3 concetti cardine:
Avremmo dovuto adottare questi 3 meravigliosi principi già molto tempo fa. Ma non è troppo tardi. Ogni momento di ‘crisi’ come questo del Coronavirus ha in sé il potente seme dell’‘opportunità’. Dunque rimbocchiamoci le maniche e iniziamo ad occuparci in modo naturale del nostro benessere e al contempo del benessere della collettività.
Ma con qualche accortezza:
Possiamo certamente sostenere il nostro sistema immunitario con piante officinali dalle spiccate qualità immunostimolanti ma ricordiamoci che l’immunità è un sistema complesso e che anche i rimedi naturali, se non assunti nella posologia corretta, possono causare effetti indesiderati e risultare tossici. Un esempio? La tanto di moda Echinacea può causare episodi di sensibilizzazione allergica in soggetti sensibili alla famiglia delle Asteraceae, può interagire con farmaci antivirali e immunosoppressori, è controindicata in gravidanza e in età prescolare, ne è sconsigliato l’uso per periodi prolungati superiori ai 2 mesi e qualora sussistano patologie a rapida evoluzione.
Un buon consulto naturopatico può ovviare al problema individuando i rimedi più opportuni e formulando un programma benessere individuale costruito su misura attorno alla persona come unicum, appunto.
Specialmente quando, in momenti di forte criticità, le emozioni dissonanti la fanno da padrone fino a condizionare le nostre vite. Questo aspetto è più evidente che mai ai tempi del Covid-19 che, a mio avviso, sta portando a galla con sorprendente velocita l’emozione distonica prevalente sedimentata dentro ciascuno di noi.
per qualcuno la paura (del contagio, del restare senza beni di prima necessità, della malattia, della morte, della vita?), per altri la rabbia e la frustrazione (per le misure restrittive, per l’incapacità di stare senza programmi serrati che coprano il vocio di fondo della nostra anima, per l’ingiustizia sociale ed economica conseguente la definizione delle aree a rischio), per altri ancora la preoccupazione costante (per se stessi, per i propri cari, più raramente per gli altri) e ancora la delusione (per non poter portare avanti i nostri programmi di vita e di lavoro) o la tristezza (per le sorti della nostra comunità, del nostro paese, più raramente per quelle delle popolazioni svantaggiate con sistemi sanitari precari se non inesistenti).
Momento fertile dunque per stare nell’ascolto profondo di noi stessi, per ‘agganciare’ la nostra emozione prevalente e avviare un programma benessere in grado di scioglierla in modo dolce e naturale (mediante – a seconda dei casi – floriterapia, aromaterapia, gemmoterapia, reflessologia e cromopuntura) senza scordarci di sostenere adeguatamente nel frattempo anche il nostro sistema immunitario.
Oggi più che mai la Natura ci sta insegnando che i confini non esistono, che nessun individuo è un’isola ma una parte del tutto. Occupiamoci del tutto. Come diceva Rudolf Steiner: “una vita sociale sana si trova soltanto quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova riflesso e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono”.
Le nostre consulenze naturopatiche e alimentari sono ideali per chi vive nei paesi di Vedano al Lambro, Monza, Biassono, Lissone e Macherio.
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