Solo nei film o nei libri di storia abbiamo respirato queste sensazioni tragiche e dolorose, tra guerre ed epidemie. Molti di noi sono chiusi in casa e giorno dopo giorno stiamo cambiando con fatica le nostre abitudini giornaliere e settimanali.
Stiamo vivendo un periodo angosciante, non solo per la mancanza di libertà, ma per il timore di stare male, la preoccupazione per le altre persone, il dubbio su quando ritorneremo alla normalità. Sentiamo il dolore di tanti fratelli e sorelle che hanno perso in loro cari.
L’Italia in questo momento si divide, da un lato i professionisti del settore sanitario e di altri settori strategici che stanno lavorando il triplo e con enormi difficoltà, dall’altro lato milioni di persone che sono a casa vedendo il proprio tempo libero aumentato.
Per chi di noi è a casa, stiamo riconsiderando la vita casalinga, l’abitazione che abbiamo scelto. Ma quanto è bello il nostro giardino in primavera, il panorama dal terrazzo, la creatività della cucina e anche la morbidezza del letto e il piacere di un bagno caldo?
I bambini sembrano essere i più felici di tutti in questa situazione, insieme ai loro genitori. Stiamo iniziando a dare più ascolto anche a noi stessi. Il silenzio, il tempo e la lentezza infatti portano in sè una voglia innata di dedicarci a ciò che ci “accende” l’anima, che ci rende più sorridenti e più liberi.
Chi fa pulizia della vecchia roba in cantina o in sgabuzzino, facendo spazio al nuovo che arriva. Ma cosa sta arrivando di nuovo?
O facevamo finta che tutto andasse bene? Eravamo noi stessi o un surrogato impostoci dalla società? Forse, non avevamo nemmeno il tempo per porci queste domande.
Sta arrivando il cambiamento più grande e importante degli ultimi decenni.
Alcuni di noi stanno iniziando già ora ad intravedere l’occasione. Forse qualcuno non ricorda nemmeno bene come facesse a mantenere il frenetico ritmo di vita di sole poche settimane fa, qualcun altro si chiede come potrà tornare allo stesso ritmo? E forse si risponde, già, non potrò?!!
Osservando i nuovi pensieri di questo periodo, le nuove emozioni, le nuove intuizioni e i nuovi ragionamenti. Sono in linea con la vita che conducevamo? Concediamoci ora un pò di tempo per rifletterci.
Una persona che può decidere se restare o andare. Posso scegliere e condurre la prossima parte della mia vita senza che mi scivoli via. Si, posso prendere una nuova scelta in base alle mie nuove priorità. E’ pazzesco ma è vero, è così, posso cambiare le mie abitudini, posso cambiare orari, alimentazione, relazioni, passioni e anche il lavoro.
Si, certo, è possibile cambiare anche il lavoro, se non è ciò che ci soddisfa. Certamente cambiare non è facile, porta destabilizzazione, ma adesso abbiamo una nuova consapevolezza e possiamo comparare la perdita di ciò che lasciamo alle spalle e l’arricchimento di ciò che andremo a ricevere.
Ma che meraviglia, allora non è solo un modo di dire? No! Possiamo tirare fuori i sogni dal cassetto!? Si!
Ma quanti anni ho? Quanti anni sono passati? Ci rendiamo conto che la vita scivola via. Cosa conta veramente per noi?
Abbiamo una grande libertà di fronte a noi. Abbiamo qualche desiderio da realizzare per caso?
Noi siamo persone libere e dotate di risorse incredibili, ed ecco quindi che possiamo, in questo tragico periodo storico di Coronavirus, trasformare la tragedia in un momento prezioso. Trasformare noi stessi da prigionieri a persone libere.
E’ il momento di mettersi in gioco, di alzare la testa. Ma come fare?
Fate ciò che vi piace. Se vi piace lo Yoga, praticate, se siete curiosi dalla meditazione, meditate. E poi ballate, cantate, dipingete, suonate, leggete, dormire, fate l’amore, parlate e ascoltate. A più non posso.
Il mondo è a nostra disposizione, già adesso ma soprattutto quando tra poco potremo uscire, abbracciarci e ricominciare!
Alberto Giacalone
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