Appena avete scelto la situazione potremo proseguire.Immaginiamo di tenere la situazione in mano.
Ora mettiamoci in piedi, chiudiamo gli occhi le braccia tese difronte a noi con i pugni chiusi con forza. Domandiamoci:
Che emozione sto provando?Quanta fatica c’è nel tenere?
Cosa c’è di importante per noi nel trattene? Cosa potrebbe accadere se lasciassimo andare?
Ed ora apriamo le mani, con i palmi rivolti verso l’alto come se la situazione fosse semplicemente appoggiata su di loro, domandiamoci:
Cosa sto provando, cosa scopro di diverso?
Ed ora sedute comodamente proviamo a fare dei collegamenti tra le due posizioni precedenti.
Cosa ho trovato di diverso nelle due posizioni?
Cosa abbiamo capito della relazione tra noi e la situazione?
Quale nuove opportunità o scenari potrebbero emergere nella seconda posizione?
Siamo noi a decidere se rimanere legati a qualcosa oppure no ,siamo noi a dover riprendere il controllo ed il potere della nostra vita.
Lasciare andare non è dimenticare ma lasciare andare è prendere consapevolezza del momento attuale, del qui ed ora smettendo di vivere in un passato che non c’è più o in un futuro che ancora non esiste, riappropriandoci di preziose energie che potremmo utilizzare per nuove scoperte ed opportunità.
Lasciare andare è un atto consapevole è una scelta, la scelta di lasciare che le cose vadano e fluiscano come dovrebbero andare. Significa essere attori presenti e partecipi di quello che ci sta accadendo senza lasciare che le situazioni e le emozioni ci invadano.
Nel pensiero orientare significa imparare ad allenare la nostra mente a vivere nel momento presente.
E’ capire che nulla finisce ma che tutto ha un flusso, quello che possiamo fare è osservare ed imparare cosa accade in noi .
Nisargadatta Maharaj, maestro spirituale indiano:
“L’immagine non influisce sullo specchio. Lo Specchio non ha il proposito di cambiare immagine. Tu non sei nè lo specchio nè l’ immagine, per lasciare andare qualcosa, prima di tutto è necessario che tu sappia cosa”.